Perché sostengo con forza la Confederazione per la Liberazione Nazionale - CLN
Sappiamo che non si può stare dalla parte di qualcosa o di qualcuno se non si ha il coraggio di stare contro qualcuno o qualcosa.
Da una parte il potere che oggi domina e governa, un potere avido e malsano, un potere che odia questo Paese e disprezza il nostro popolo ogni giorno più povero e infelice; un potere asservito alle oligarchie delle banche, della Unione Europea e della NATO dispensatrice di guerre.
Dall'altra parte del campo sogno un popolo che si compatta per riconquistare la democrazia, liberare il Paese dal vincolo della moneta unica e dei criminali dell'Unione Europea; un popolo che decida di essere sovrano in una nazione sovrana dove il Parlamento possa realmente decidere e dove la Costituzione del 1948 sia l'elemento unificante di posizioni diverse ma autenticamente democratiche: per una democrazia politica, sociale ed economica.
Da una parte le oligarchie del capitalismo finanziario e globalista e dall'altra le democrazie minacciate con i popoli che rivendicano la propria sovranità nell'unico spazio dove è possibile esercitarla, che è la sovranità nazionale sancita in Italia dalla nostra Costituzione del 1948.
Popolo contro élite.
Lavoratori oppressi, ceti produttivi, disoccupati, studenti e pensionati contro ceti speculativi, privilegiati, parassiti, banche e tutti i loro maledetti servi.
Sogno quindi che la parte migliore del nostro popolo prenda coscienza per trasformare il dissenso sociale in dissenso politico e diventi capace di convergere in una grande forza unitaria di liberazione nazionale per riportare la sovranità nelle mani di chi oggi ha perso ogni diritto.
Sogno un paese spaccato in due in cui sia chiaro chi sono i veri nemici della democrazia, della giustizia sociale e della pace e chi sono invece i sinceri sostenitori di un profondo cambiamento politico e sociale.
Tutti quelli che non prenderanno posizione in campo, tutti gli ignavi, gli opportunisti, gli ambigui, i politicanti carrieristi e gli ipocriti, i parolai e gli inetti saranno i nemici della giustizia sociale e della pace, saranno i nostri nemici.
Bisogna essere di parte.
Bisogna essere partigiani.
Lo dobbiamo ai nostri padri, e ai padri dei nostri padri che non hanno esitato a versare il proprio sangue per amore del nostro popolo e del nostro amato Paese.
Lo dobbiamo ai nostri figli.
Lo dobbiamo a noi stessi.
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