Sabato scorso, a Cerveteri (Lazio), vincendo il boicottaggio dei piddini locali, si è svolta una importante manifestazione di popolo. Volentieri pubblichiamo la notizia.
«Sul territorio cerite e braccianese incombe costante la minaccia della riapertura dell'ecomostro di Cupinoro, chiuso dal 2014, una montagna di rifiuti alta circa ottanta metri dal livello originario.
Ora col profitto sui rifiuti vorrebbe creare una impiantistica TMB ed una biogas, con la scusa della emergenza costante romana. La regione Lazio rimpalla un serio piano dall'amministrazione all'altra, con un occhio agli interessi ed alla vulgata liberista nazionale al governo ed uno alla determinazione di cittadini
Questa indipendenza e "indole sovranista popolare" (alcuni di noi dettero vita alla lotta del NO al referendum del 4 dicembre scorso, per poi fondare Cerveteri Libera!), è stata causa di un tentativo di accerchiamento-annientamento sottile e manifesto, che abbiamo sconfitto e superato con l'ultima manifestazione del 28 ottobre scorso.
In 250, cittadini ed amministratori e sindaci, abbiamo ribadito il NO "preventivo" a future manovre speculative con Cupinoro, non fidandoci delle rassicurazoni interlocutorie dell'attuale giunta regionale Zingaretti (PD).
Una manifestazione resistente e ampiamente in avanguardia davanti al rischio oggettivo: ma partire anticipati vuole dire prepararsi ed attrezzarsi al peggio in modo costruttivo.
Preferiamo avere solide basi per un nuovo rilancio popolare e radicato e di partecipazione, non contare sulla testimonianza ambigua di certi ambientalisti. Bisogna dire con chiarezza che il pareggio in bilancio e le politiche euriste-liberiste affogano le amministrazioni comunali e subordinano l'agricoltura alle logiche multinazionali; bisogna rendere popolare tale ragionamento incisivo.
Per questo, l'atto più sentito e punto di nuovo inizio è stato il Giuramento degli Etruschi fieri.
Ora col profitto sui rifiuti vorrebbe creare una impiantistica TMB ed una biogas, con la scusa della emergenza costante romana. La regione Lazio rimpalla un serio piano dall'amministrazione all'altra, con un occhio agli interessi ed alla vulgata liberista nazionale al governo ed uno alla determinazione di cittadini
Noi come Comitati Uniti facciamo da sei anni, riusciamo a resistere ad una forza di interessi e politica subalterna, Davide contro Golia. I Comitati Uniti, che si sono mossi anche contro il TTIP, fanno della difesa territoriale "indipendente politicamente" il proprio cavallo di battaglia vincente, distinguendosi dai comitati addomesticati e subalterni alle maggioranze esistenti. Questo ci procura credibilità riconosciuta e diffusa, ma anche tanti nemici, specialmente tra i "sinistrati" e quella rete di piccoli interessi locali, anche a danno dei precari pubblici erari, per inutili eventi, che noi coraggiosamente non approviamo.
Questa indipendenza e "indole sovranista popolare" (alcuni di noi dettero vita alla lotta del NO al referendum del 4 dicembre scorso, per poi fondare Cerveteri Libera!), è stata causa di un tentativo di accerchiamento-annientamento sottile e manifesto, che abbiamo sconfitto e superato con l'ultima manifestazione del 28 ottobre scorso.
In 250, cittadini ed amministratori e sindaci, abbiamo ribadito il NO "preventivo" a future manovre speculative con Cupinoro, non fidandoci delle rassicurazoni interlocutorie dell'attuale giunta regionale Zingaretti (PD).
Una manifestazione resistente e ampiamente in avanguardia davanti al rischio oggettivo: ma partire anticipati vuole dire prepararsi ed attrezzarsi al peggio in modo costruttivo.
Il nostro lungo lavoro e la lotta di sei anni, ha determinato la posizione compatta dei sindaci del comprensorio, rappresentante oltre 200mila abitanti (Ladispoli-Cerveteri-Bracciano-Anguillara-Santa Marinella e Manziana ). I risultati, per venire, hanno bisogno di tempo.
Abbiamo in questa ultima occasione pagato il boicottaggio, riuscito solo parzialmente, delle componenti compromesse e di tante primedonne (problema nazionale e della fase storica) e protagonismi isolati, ma avevamo una nutrita rappresentanza istituzionale, impensabile solo pochi anni fa.
Abbiamo in questa ultima occasione pagato il boicottaggio, riuscito solo parzialmente, delle componenti compromesse e di tante primedonne (problema nazionale e della fase storica) e protagonismi isolati, ma avevamo una nutrita rappresentanza istituzionale, impensabile solo pochi anni fa.
Preferiamo avere solide basi per un nuovo rilancio popolare e radicato e di partecipazione, non contare sulla testimonianza ambigua di certi ambientalisti. Bisogna dire con chiarezza che il pareggio in bilancio e le politiche euriste-liberiste affogano le amministrazioni comunali e subordinano l'agricoltura alle logiche multinazionali; bisogna rendere popolare tale ragionamento incisivo.
Per questo, l'atto più sentito e punto di nuovo inizio è stato il Giuramento degli Etruschi fieri.
Ci siamo impegnati a difendere ed amare e sviluppare il nostro territorio, in un percorso di liberazione per la nostra Italia... Ribelle...e Sovrana.
per i Comitati Uniti
il portavoce Luca Massimo Climati
per i Comitati Uniti
il portavoce Luca Massimo Climati