Ieri la Camera ha approvato la nuova legge sulla legittima difesa che ora passa al Senato.
Il testo della legge, confuso e mal scritto, ha suscitato molta indignazione e tante polemiche.
Pubblichiamo il commento a caldo di Ferdinando Pastore - Risorgimento Socialista.
«La legge sulla legittima difesa rappresenta un ulteriore passo verso
l'americanizzazione della società.
Il mito della frontiera, il piccolo
proprietario terriero che associa la libertà al farsi anche giustizia da
solo e che mal sopporta l'ingerenza dello Stato.
L'individuo è il
dominus delle proprie cose e della propria roba e lo Stato non deve
mettere bocca, anzi non ha legittimità nel porre vincoli morali,
ideologici, comunitari. Non esiste la società, esiste la proprietà che
resta l'unico elemento sovrano.
Per cui nessuna regola in economia,
libero scambio e libera concorrenza - e se il mercato crea monopoli
privati è sempre il mercato, quindi va bene - e nessun dovere nel
proteggere gli esseri umani: né la loro salute, né il loro benessere, né
la loro sicurezza. Essi, gli individui, ci dovranno pensare da soli,
con le assicurazioni, con la competizione e infine con la pistola».
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