«Una epigrafe, per cominciare.
Dalla lettera di San Paolo Seconda lettera a Timoteo
Paolo al tramonto della sua vita
Quanto a me, il mio sangue sta per essere sparso in libagione ed è giunto il momento di sciogliere le vele. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede.Adattata a noialtri, noi della CLN:
Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione.
“Combatteremo la buona battaglia; per terminare, combattendo, la nostra corsa; conservando la fede”. Nella GIUSTIZIA.
I) DOPO
1-Dopo oltre 40 anni di progressiva affermazione, fino al dominio totalitario del FINANZCAPITALISMO GLOBALE SPECULATIVO.
2-Dopo 25 anni ( dagli inizi degli anni 90) di RESISTENZA e di ricerca, morale, intellettuale e politica.
Lunga, troppo lunga, traversata nel deserto.
3-Dopo 10 anni dalla deflagrazione della GRANDE CRISI, del 2007-08, strumento fisiologico di comando del finanzcapitalismo.
4-Dopo 5 anni ( almeno dal 2012) di ricerca – e tessitura, paziente e testarda- di SODALI CREDIBILI.
Di SOVRANISTI COSTITUZIONALI, di buona volontà.
Finalmente, rimettiamo in mare i nostri VELIERI, da combattimento. Era tempo, è tempo di rimetterci IN CAMMINO. Insieme.
La Confederazione.
Non mero , seppur serio, Coordinamento, ma, COMUNITA’ POLITICA NASCENTE.
II-Accanitamente, abbiamo STUDIATO E RI-STUDIATO. Tornando alle radici culturali del nostro impegno.
1-da Marx, Keynes, Sraffa;
2-a Gramsci, Gobetti,a Riccardo Lombardi;
3-al Cristianesimo sociale, popolare e democratico, dalla “Rerum Novarum”, a Miglioli, Dossetti, la Pira, da Mounier (personalismo e comunitarismo) fino all’ “Evangelii gaudium” e la “Laudato sì” di Papa Francesco.
4-Ai nostri maestri contemporanei, ad esempio:
-il grande socialista Luciano Gallino, fecondo fino a 88 anni, all’ultima goccia di vita.
Grazie Luciano, tra i più grandi analisti mondiali del finanzcapitalismo;
-il mitico ragazzo di 81 primavere, felicemente sulla breccia, Paolo Maddalena, mirabile cattolico democratico popolare e keynesiano radicale
5-E ancora, ai recentissimi libri, ai contributi decisivi, a tratti fulminanti, di
-Cesaratto,
-Screpanti,
-Pivetti (sraffiani di razza eccelsa);
-Bruno Amoroso, grazie Bruno;
-Bagnai (santamente luciferino),
-Barra Caracciolo,
-Giacchè,
-Galloni,
-Formenti.
E via via i più giovani studiosi e speaker
-Zezza,
-Passarella,
-Brancaccio,
-Fusaro.
III-Abbiamo fissato alcuni basilari PUNTI SALDI d’analisi
1-La intollerabile distribuzione della RICCHEZZA nel mondo. Piketty.
La concentrazione delittuosa nel decile , centile e millile superiore.
La distribuzione relativa ripiombata ai livelli della belle epoque.
2-Il domino delle 100.000 MULTINAZIONALI GLOBALI. Screpanti.
Che comandano il mondo, via via , in vece degli Stati desovranizzati.
3-Il dominio del CAPITALE FINANZIARIO dei DERIVATI, del SISTEMA BANCARIO OMBRA,
del DENARO CHE VIENE DAL NULLA. Gallino.
IV-PROGRAMMA.
Abbiamo lavorato, con passione, minuziosamente, al PROGRAMMA di transizione, di fase.
Vi tornerà Leonardo Mazzei, con la sua mitica meticolosità.
Il PROGRAMMA è il patto che ci unifica, come CLN.
Programma di cui ogni componente, ogni scuola, può proporre la declinazione, arricchente, cui è legittimamente vocata.
Il baricentro operativo del PROGRAMMA consiste in un KEYNESIMO RADICALE,
che ispiri -daccapo- l’opera di piena attuazione della COSTITUZIONE, dalla PIENA OCCUPAZIONE al buon governo del VINCOLO ESTERNO.
V-Ora, è tempo dell’ AZIONE POPOLARE
Di navigare in mare aperto, nel gorgo.
Dirò così.
DAL Popolo, NEL Popolo, PER il Popolo.
Veniamo dal Popolo, siamo Popolo.
Viviamo e operiamo nel/col popolo.
Pensiamo e lottiamo per il popolo.
Non siamo avanguardia separata e supponente.
Ala sedicente rivoluzionaria del ceto politico.
Destinata all’IRRILEVANZA.
Non siamo l’avanguardia rivoluzionaria di un “POPOLO DI SINISTRA” , che è caduto.
C’è più verosimilmente una sorta di NUOVA PLEBE dell’ordine materiale e simbolico finanzcapitalisticC’E’ UN POPOLO-costituzionalmente ri-concepito- DA REIVENTARE.
E’ questa la fatica FONDATIVA del nuovo PATROTTISMO COSITUZIONALE , COSTITUENTE.
Anche in sperimentali forme populiste,ad esempio, secondo le sapienti suggestioni di Formenti.
Il nuovo filo del gomitolo è “IL BASSO CONTRO L’ALTO”. Va bene.
Ma, niente scissioni tra POLITICO, SOCIALE, CULTURALE E MEDIALE.
L’approccio BASSO/ALTO, deve poter vivere gramscianamente in TUTTE LE PIEGHE DELLA SOCIETA’.
Nelle fratture, nelle contraddizioni, tutte da ricondurre alla contraddizione verticale FINANZCAPITALISMO/LAVORO.
Stare nel gorgo, dalla vertenza Alitalia, in corso, alla prossima BATTAGLIA -politico-elettorale-DI SICILIA.
VI-FRATTURE E OPPORTUNITA’ IN SICILIA
1-La Sicilia vive una CRISI SISTEMICA, GLOBALE.
La CRISI SOCIALE,con circa 2,5 milioni di cittadini su 5 nell’abisso della povertà e della disoccupazione.
2-Una CRISI POLITICA , come dire,terminale,avendo sperimentato e logorato- negli anni recenti- tutte le formule e gli schieramenti possibili.
Le fratture della mappa politica nazionale, in Sicilia assumono la forma della totale disgregazione.
3-Una CRISI ISTITUZIONALE,in quanto lo svuotamento della sovranità dello Stato-Nazione Italia,ha comportato il completo azzeramento della quota di sovranità costituzionale rappresentata dallo STATUTO autonomistico.
4-La Sicilia sta vivendo un clima di RIVOLTA EPIDEMICA, che trova come primo sbocco il M5S,diventato, già nelle elezioni regionali del 2012, il primo partito isolano.
I sondaggi per le prossime elezioni regionali del 7 novembre 2017 danno il M5S a circa il 38-40%. Ma, da solo, il M5S non è in grado né di avere la maggioranza all’Assemblea Regionale, né di reggere agevolmente la prova del governo concreto della Sicilia concreta.
5-Noialtri, intanto come “Noi Mediterranei”, uno dei 4 soggetti aggregatori della CLN, stiamo lavorando alacremente per proporre, anche in sede elettorale, un SOGGETTO POLITICO CONFEDERATO DI MOVIMENTO, UN SOGGETTO NEO-SOVRANISTA COSTITUZIONALE, IN VERSIONE SICILIANA. Il paradigma teorico strategico consiste nella RIFONDAZIONE DELL’AUTONOMIA SICILIANA, all’interno del più generale movimento sovranista costituzionale d’Italia e d’Europa, di cui la CLN è u nuovo propulsore. Senza ripristinare la SOVRANITA’ NAZIONALE è impossibile ripristinare la SOVRANITA’ STATUTARIA SICILIANA. Questo è il punto.
6-Tra i principali punti di attacco programmatici vi è quello di “PRODURRE E VENDERE SICILIANO”, a partire dalla SOVRANITA’ AGROALIMENTARE. Di circa 18 MLD annuali di consumi alimentari siciliani, soltanto l’8% è costituito da prodotti siciliani. Facendo leva anche sulla strategia e sul programma di RIFONDAZIONE DELLO “STILE DI VITA MEDITERRANEO” ( tradotto impropriamente “Dieta Mediterranea), secondo il canone UNESCO e altre suggestioni del “Movimento Terra Madre” ( ispirato da Petrini) e ella “Laudato sì” di Bergoglio.
7-Un altro punto programmatico centrale è costituito dall’obiettivo di rimettere in discussione e far saltare il cosiddetto “Patto di stabilità interno”, che strangola letteralmente i 390 Comuni siciliani.
8-Verificheremo già nel seminario tecnico, previsto per il 13 maggio prossimo , a Palermo ( con la partecipazione, tra gli altri, di Zezza e Screpanti, Mazzei e Pasquinelli), la concreta fattibilità di percorsi per l’istituzione di forme di MONETA COMPLEMENTARE.
9-Considerato che, per fortunosi percorsi professionali, ci ritroviamo nella nostra squadra una parte dei più valenti esperti di SVILUPPO LOCALE, un punto determinante della nostra credibilità, anche elettorale, è rappresentato dalla possibilità di presto e bene contribuire alla spesa feconda dei circa 15 mld del ciclo programmatorio 2014-2020 ,destinati alla Sicilia, una sorta di estremo residuo spazio keynesiano disponibile per sopravvivere.
10-Soggetti e ambiti in via di aggregazione e da aggregare:
-la rete di “Noi Mediterranei”;
-gruppi neosovranisti emersi recentemente, come, ad esempio, “Forza del Popolo” dell’agrigentino;
-gruppi di SICILIANSTI democratici e progressivi ( “Nuovi Vespri”, “Noi Siciliani”);
-alcuni settori del Movimento dei contadini e dei “Forconi”;
-una piccola rete di sindaci dei piccoli comuni, a noi molto vicini;
-alcuni settori e quadri del movimento dello SVILUPPO LOCALE siciliano, che ha almeno 20 anni di storia dignitosa;
-alcuni ambienti universitari, giornalistici e intellettuali;
-alcuni animatori e piccoli gruppi di attivismo civico,anche fuoriusciti dal M5S, come “Lavori in corso per il Sud”.
Apriremo, presto, un confronto fraterno con la rete siciliana afferente a “Risorgimento socialista”.
11-L’obiettivo politico-elettorale utile e vitale di base è quello di conquistare il quorum del 5%.
12-Molto probabilmente il M5S vincerà le elezioni regionali siciliane.
Ma da solo non può farcela, ad avere ala maggioranza in ARS (Assemblea regionale Siciliana) e a ben governare. E il M5S, questo lo sa, anche se ufficialmente non lo ammette.
Il M5S ha bisogno, in Sicilia, di alleati seri e preparati, anche a governare.
Ci siamo confrontati riservatamente con i loro referenti più volte.
Temono addirittura la nostra concorrenza elettorale.
Temono che legittimando formalmente il rapporto con noialtri, con la nostra comunità politica e con la nostra lista, possano perdere voti, a favore della nostra lista.
Dovremo guadagnarci i galloni sul campo.
Senza preventivi accordi e endorsement.
Procedere, insomma in parallelo.
Gestire le elezioni per conto nostro, conquistare il quorum e un po' di deputati regionali, e, poi, dopo le elezioni, in ARS definire e realizzare le alleanze parlamentari e le sinergie di governo.
Per certi versi, si tratta di imporre al M5S l’alleanza stessa, con la nostra autonoma forza e con le nostre capacità strategiche, programmatiche, progettuali e di governo.
All’interno di una strategia, e tecnica, insieme di confronto dialettico propositivo e di sfida competitiva.
13-Insomma, la Sicilia, può essere un primo, straordinario banco di prova dell’intera strategia della CLN e delle componenti interne che lo vorranno.
Il nostro successo siciliano dipenderà non poco dalla sintonia e sinergia con la CLN nazionale.
Dal fraterno sostegno che ci verrà dato. Sotto il profilo culturale, politico, programmatico, promozionale, organizzativo e operativo.
In questo ambito, abbiamo già delineato, in forma ideativa embrionale, una grande iniziativa politico- culturale.
Si tratta di un convegno, per la precisione, di un forum internazionale, da svolgere a Palermo, attorno al 24 e 25 giugno prossimo, con la partecipazione dei nostri migliori intellettuali di riferimento.
Titolo ipotizzato:
“MARENOSTRUM. Dalla Sicilia a tutto il Mediterraneo: per la sovranità, per una diversa economia, per una svolta di civiltà”.
Sono assolutamente convinto che, se ce la metteremo tutta, riusciremo a contrastare e a battere il mostro del finanzcapitalismo, perché è strutturalmente contro, nemico , degli uomini e delle donne in carne e ossa. E’ il Male.
Noi possiamo cacciare e prendere MOBY DICK.
Questo è quanto.
Che la fortuna ci assista».
Beppe de Santis,
Roma 25 aprile 2017.
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