L'assemblea vedeva assieme il Partito della Rifondazione Comunista, il Partito Comunista Italiano (ex-cossuttiani), i civatiani di Possibile, Azione Civile di Ingroia —Ingroia, nominato da Crocetta, è a tutt'oggi al vertice di una società regionale— Risorgimento Socialista e cespugli sinistrati vari.
Non
disponiamo del documento di accordo approvato, ma siamo certi che non
riserverà sorprese: la solita minestra riscaldata sinistrese, la solita
fuffa generalista sui diritti, il fondamentalismo dell'accoglienza per i
migranti, il lamento per le ingiustize sociali, la retorica democratica
in difesa della Costituzione. Temiamo che niente verrà detto sulla
rimozione delle cause del disastro sociale, quindi sulla necessità di
uscire dalla gabbia neoliberista dell'euro. Nulla sul fatto che non ci
può essere sovranità popolare né applicazione della Costituzione senza
ripristinare la sovranità nazionale italiana e nel suo seno di quella
del popolo siciliano.
La decisione presa dall'assemblea è che l’editore Ottavio Navarra, [nella foto più sotto] ex-parlamentare PDS, sarà il candidato alla presidenza della Regione della lista di "sinistra alternativa al PD e alle destre".
Ma... c'è una sorpresina. Lo
stesso Navarra si è detto pronto a farsi da parte se, in prospettiva,
si farà strada un accordo con Sinistra Italiana e MDP-Articolo 1 di
Bersani e D'Alema.
Leggiamo infatti sul Giornale di Sicilia on line di ieri:«PALERMO. Prove tecniche di sinistra in vista delle regionali di novembre in Sicilia. I comitati siciliani di «Possibile», insieme a Rifondazione comunista e Azione Civile dicono no alle politiche del Pd e a Rosario Crocetta e lanciano una lista che unisca il mondo civico e quello politico di sinistra per costruire un progetto credibile e alternativo con la candidatura di Ottavio Navarra alla carica di governatore della Sicilia.
E’ quanto emerso nel corso della convention che si è svolta oggi a Palermo. La sinistra guarda e punta a una coalizione, con un proprio candidato presidente, che annoveri al proprio interno anche Sinistra Italiana e Mdp-Art 1. Non a caso proprio Navarra, che l’assise ha designato candidato in pectore alla Presidenza, è pronto a fare un passo indietro in caso di un ok degli "alleati» alla costruzione di un progetto comune che metta al centro dell’agenda politica i diritti: dall’ambiente, al lavoro, alla salute fino a quelli civili».
Avete
capito? Siamo alle solite, al consueto opportunismo per cui di dice una
cosa ma si punta, per strappare uno scranno, a farne un'altra. Ben
sapendo che la lista in questione non riuscirà nemmeno questa volta a
superare lo sbarramento del 5%, si sacrifica la "radicalità" per
lasciare la porta aperta all'inciucio con Sinistra Italiana e MDP-Articolo1 (gli
ultra-europeisti che hanno governato distruggendo il Paese). Immaginate
quali potranno essere i contenuti. Il nulla, sa parte un becero
anti-renzismo, che in Sicilia si declina in facile sparare sulla croce
rossa (anti-crocettismo).
Quale sarà la risposta dei bersano-d'alemiani e di Sinistra Italiana? Non
è ancora dato sapere. Di certo essi puntano ad infliggere, in vista le
elezioni nazionali di primavera, una sonora sconfitta al Pd renziano,
ciò nella speranza che nel Pd Renzi venga defenestrato. In questa
prospettiva farà comodo o no inglobare la "sinistra alternativa"
dandogli qualche strapuntino? Forse sì...
Vedremo le prossime puntate della saga della sinistra siciliana.
Nel frattempo procede l'attività dell'alleanza che ha dato vita alla lista NOI SICILIANI CON BUSALACCHI - SICILIA LIBERA E SOVRANA. Una lista che in continente vede il sostegno della Confederazione per la Liberazione Nazionale, una collaborazione scolpita nel patto siglato giorni fa.
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