Mentre in Italia quattro amici al bar dei Parioli con l’aiuto di ordo-liberisti alla D’Alema, parlano di sconclusionatezze prive di logica come l’unità della sinistra e che al massimo si riverseranno su battaglie inter-classiste sponsorizzate da Hollywood come l’eutanasia, in Francia qualcuno ha compreso che la difesa del Parlamento, delle Costituzioni nazionali, della sovranità popolare, dei diritti sociali, rappresentano la chiave per una politica ispirata ai valori del socialismo.
Oggi però il riformismo non può che assumere caratteri radicali. Questa è la chiave per avviare un processo politico populista e di sinistra. Le conquiste socialdemocratiche del 900 si difendono radicalizzando lo scontro sociale. Ed è proprio lo scontro sociale l’aspetto principale del Costituzionalismo del dopoguerra.
Si comprese che il riconoscimento delle storture provocate dal capitalismo e la loro rappresentazione innalzasse il livello della vita democratica.
Per questo oggi Patria, Costituzione e Socialismo sono temi intimamente connessi.
Ferdinando Pastore
* sottotitoli a cura di Senso Comune
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