Sul fronte dei maggiori partiti solo i Cinque Stelle, con il loro candidato Cancelleri, hanno preso sui concorrenti un deciso vantaggio. I Cinque Stelle avevano promesso in pompa magna la grande campagna d'agosto che avrebbe visto Di Maio e Di Battista, girare l'isola in lungo e largo accanto a Cancelleri. Cosa che è avvenuta ma non nelle dimensioni che ci si aspettava. Tuttavia i Cinque Stelle, nelle loro tappe, hanno riempito le piazze, ad indicare quanto ci si attende, che dalle urne usciranno come il primo partito. Ma qual è la proposta politica dei Cinque Stelle? Riducendo tutto all'osso essa si riduce alla parola magica "onestà". Davvero pochino se si pensa alla tremenda situazione che vive la Sicilia. Insomma: se Cancelleri vincerà, al netto della sua "onestà", sarà più per demerito degli avversari che per la forza delle sue proposte.
Infatti sul fronte dei due schieramenti di regime, Centro-sinistra e centro-destra, agosto non ha portato alcuna novità. E' in entrambi i campi una lite continua sull'eventuale candidato unitario e tutti tirano per la giacca Angelino Alfano, che sembra essere l'ago della bilancia. A destra, malgrado gli sforzi del gaulaiter di Berlusconi Gianfranco Miccichè, non c'è accordo con Fratelli d'Italia della Meloni, che tiene duro (col sostegno di Salvini) sostenendo l'ex-missino Nello Musumeci.
Dall'altra parte, sul fronte del centro-sinistra c'è il marasma totale. Il PD vuole ad ogni costo l'alleanza con Alfano, ma anche qui non c'è accordo sul candidato presidente. E il PD ha almeno due spine nel fianco. L'attuale sputtanato governatore Crocetta, che chiede la primarie e minaccia di scendere in campo con la sua propria lista. C'è poi Articolo 1-MDP che implora la coalizione col PD, ma senza gli alfaniani. Da questa parte l'ago della bilancia è il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che a Palermo governa sostenuto da una maggioranza che va dai democristiani fino a Rifondazione e Sinistra Italiana (Sinistra Comune).
Sul fianco sinistro del PD abbiamo visto che alcuni pezzi —il Partito della Rifondazione Comunista, il Partito Comunista Italiano, i civatiani di Possibile, Azione Civile di Ingroia e cespugli sinistrati vari— hanno proclamato che faranno una loro lista con l'ex-DS Navarra candidato presidente. Attenzione però. Il 1 agosto scrivevo:
«Ma è proprio sicuro che i siciliani troveranno nella scheda il simbolo della "Sinistra Alternativa"? Non proprio visto che il loro candidato Ottavio Navarra ha dichiarato che è pronto a farsi da parte nel caso la sua allegra compagnia venga accettata nel listone con orlandiani, MDP, e Sinistra Italiana».
Confermo
questa possibilità. A meno che... A meno che Leoluca Orlando in vista
delle regionali abbandoni il "modello Palermo" e si butti col PD e
alfaniani convergendo sul candidato Fabrizio Micari (attuale rettore
dell'università di Palermo).
La
sola rilevante novità, per quanto i media regionali abbiano fatto molta
attenzione a non parlarne affatto, è la lista "Sicilia Libera e
Sovrana- Noi siciliani con Busalacchi".
Nonostante
la calura estiva e gli scarsi mezzi a disposizione la squadra di
Busalacchi e De Santis non si è fermata un attimo, nemmeno nel mese di
agosto. Chiudere le liste su nove province è un'impresa enorme. Il 22
c'è stato un significativo incontro a Siracusa.
Tra gli altri era presente il portavoce dei Forconi Mariano Ferro.
Ferro scioglierà la riserva accettando di far parte della lista di Busalacchi e De Santis? Lo sapremo presto.
Quali le idee e le proposte di questo movimento?
Idee
e proposte che speriamo aiuteranno la lista, malgrado l'ostracismo dei
partiti di regime, a farsi largo e ad ottenere il consenso che merita.
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