«La repubblica riguarda tutti i popoli come fratelli: rispetta ogni nazionalità: propugna l’italiana».
Così recita il preambolo della Costituzione della Repubblica Romana, nata con la rivolta popolare del 9 febbraio 1849. Fu il canto del cigno della rivoluzione europea del 1848, schiacciata infatti dall'esercito francese di Napoleone III, giunto in soccorso del Papato.
Tengano a mente queste parole certi sinistrati senza memoria storica che equiparano il patriottismo al nazionalismo xenofobo e fascistoide. Rivendichiamo questo patriottismo internazionalista e repubblicano che fu alla base del "Risorgimento caldo" come una delle fonti spirituali a cui ci abbeveriamo. A maggior ragione lo rivendichiamo poiché esso venne seppellito da quello "freddo", quello borghese e monarchico, che userà la vanagloria nazionalista per soggiogare il popolo (quello del Mezzogiorno col ferro e col fuoco) e giustificare le sue sanguinarie imprese coloniali.Alla memoria dei martiri della Repubblica Romana vogliamo dedicare questa magistrale interpretazione di Nino Manfredi nel film IN NOME DEL POPOLO SOVRANO.
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