ELEZIONI 2018: LA PROPOSTA DELLA C.L.N.

8.11.17

ELEZIONI: OLTRE LA SICILIA di Piemme

Risultati attesi, quelli emersi dalla urne siciliane? Mica tanto. 
Erano nell'aria sia la tenuta dei Cinque Stelle che la vittoria dell'Armata Brancaleone capeggiata da Musumeci. 
Inattesa, per le proporzioni, la batosta presa dal Pd renziano. Più seri del previsto i flop di Alfano, e quello della sinistra sinistrata che va da D'Alema e Fratoianni includendo Rifondazione comunista. 
Non solo il Pd esce accoppato dalle urne, schiantano entrambi i suoi alleati, quello sul fianco destro come quello sinistro (e al di là delle ciance un buon risultato di Mdp era auspicato dalle élite dominanti). 
E' stato fatto a pezzi il disegno di un blocco politico-sociale che avrebbe dovuto fare da argine ai..."populismi", quello pentastellato e quello di destra. Ciò che avrà pesanti ripercussioni sul quadro politico generale.

Le urne siciliane hanno intonato il de profundis per Matteo Renzi. Lo spaccone toscano è oramai un morto che cammina. Per le élite cupolari dominanti che considerano il Pd la loro essenziale protesi politica è un bel problema. Esse avevano messo nel conto, già dopo la sconfitta al referendum di un anno fa, che Renzi era un leader debole. Ora sono costrette, in vista delle elezioni politiche, dato che vogliono che il Pd resti il baricentro del potere, a sbarazzarsene e mettere al suo posto qualcun altro. Ma chi?

Non c'è in vista un Macron 2.0, visto che il primo, il Matteo appunto, è giunto a fine corsa.
Un problema drammatico per l'élite eurista italiana, quella che dopo il "golpe dello spread", defenestrato Berlusconi, ha tenuto le redini del Paese, sottoponendolo alle terapie euro-tedesche, per nome e per conto delle oligarchie plutocratiche globali. L'establishment cercherà disperatamente una soluzione,  ma ha bisogno di tempo e per questo non è escluso che si spostino le elezioni 2018 da marzo a maggio.

Chi governerà dopo le prossime elezioni?
LorSignori avevano messo nel conto un altro "governo delle larghe intese", ma con il Pd in posizione centrale. Ora che questa ipotesi è più aleatoria che mai si getteranno nelle braccia del Cavaliere? No, non si fidano per niente, anche perché la coalizione di centro-destra andrebbe in frantumi alla prima prova seria. 

E di prove serie, l'Italia, ne avrà diverse nei prossimi mesi. Ammesso e non concesso che una nuova tempesta economica recessiva non ci piombi addosso nel prossimo futuro, si dovrà fare i conti con le strette che chiederanno Berlino e Bruxelles, sul debito pubblico, sul sistema bancario. L'eurocrazia metterà chi salirà al governo con le spalle al muro: se l'Italia vorrà far parte del nocciolo duro della Ue dovrà adottare nuove draconiane misure antipopolari.
Per questo l'élite fa gli scongiuri all'idea che sia il Movimento 5 Stelle ad andare al governo. A chi comanda, il M5S serve come sfogatoio e calmiere dell'indignazione popolare, di dargli le chiavi di palazzo Chigi non ci pensano nemmeno.

Ecco dunque che, se le urne in primavera ci consegnassero, come sono certo, un tripolarismo di storpi, quindi un quadro ad alta instabilità politica e istituzionale, un nuovo commissariamento dell'Italia diventa altamente probabile, ma questa volta in una forma ancora più brutale di quanto avvenne con Monti. La troika in Italia?

Il Paese entra dunque, chiusa la parentesi renziana, in una nuova fase di forti fibrillazioni. Questo ci dicono anzitutto le elezioni siciliane ove quella venuta dalle urne fosse, come sembra, la tendenza generale destinata ad affermarsi.






0 commenti:

Posta un commento

I commenti sono moderati preventivamente dalla redazione. Ogni commento sarà pubblicato a condizione che le opinioni espresse siano rispettose, attinenti al tema e costruttive. Non verranno pubblicati i commenti con invettive, insulti, ingiurie, o quelli di soggetti il cui scopo è polemizzare a prescindere con la redazione.

TEMI

Confederazione per la Liberazione Nazionale (61) CLN (44) elezioni 2018 (20) Italia Ribelle e Sovrana (17) Leonardo Mazzei (17) Sicilia Libera e Sovrana (17) Beppe De Santis (16) Noi siciliani con Busalacchi (16) Alitalia (13) II assemblea della CLN 1-3 settembre 2017 (12) Unione Europea (12) elezioni regionali siciliane 2017 (12) nazionalizzazione (12) sinistra (11) Sicilia (10) euro (10) C.L.N. (9) sovranità nazionale (9) Sandokan (7) Costituzione (6) Fabio Frati (6) Lega Nord (6) Luca Massimo Climati (6) Cerveteri Libera (5) Emiliano Gioia (5) Flat tax (5) Italia (5) Lista del Popolo (5) Matteo Renzi (5) Moreno Pasquinelli (5) Movimento 5 Stelle (5) Noi Mediterranei (5) Risorgimento Socialista (5) immigrazione (5) legge elettorale (5) sovranismo (5) Alitalia all'Italia (4) CUB trasporti (4) Ferdinando Pastore (4) Germania (4) Matteo Salvini (4) Programma 101 (4) antifascismo (4) crisi (4) popolo (4) sovranità popolare (4) Antonio Ingroia (3) Daniela Di Marco (3) Franco Busalacchi (3) Partito Democratico (3) Pd (3) Piemme (3) destra (3) elezioni siciliane 2017 (3) lavoro (3) nazionalismo (3) neoliberismo (3) patriottismo (3) patriottismo costituzionale (3) sistema proporzionale (3) 25 aprile 2017 (2) Alberto Bagnai (2) Antonio Amoroso (2) Armando Siri (2) Carlo Formenti (2) Emmezeta (2) Forum dei Popoli Mediterranei (2) Forza del Popolo (2) Francia (2) Franz Altomare (2) Giovanni Di Cristina (2) Giulietto Chiesa (2) Giuseppe Angiuli (2) Grecia (2) In nome del popolo italiano (2) Je so' Pazzo (2) La variante populista (2) Lega (2) Luciano Canfora (2) M5S (2) Macron (2) Piattaforma sociale Eurostop (2) Regno Unito (2) Resistenza (2) Riccardo Achilli (2) Rivoluzione Democratica (2) Rosatellum (2) Troika (2) Ugo Boghetta (2) democrazia (2) economia (2) elezioni (2) fascismo (2) globalizzazione (2) mercato (2) neofascismo (2) patriottismo repubblicano (2) politica monetaria (2) populismo (2) rosatellum 2.0 (2) sinistra anti-nazionale (2) tasse (2) 2 giugno (1) Africa (1) Air France-Klm (1) Alberto Micalizzi (1) Alessandro Chiavacci (1) Angelo Panebianco (1) Arditi del Popolo (1) Articolo 1-Mdp (1) BCE (1) Bagheria (1) Banca centrale (1) Bernie Sanders (1) CLN-Sardegna (1) CUB (1) Campo Progressista (1) Catalogna (1) Cerveteri (1) Ceta (1) Chianciano Terme (1) Chikungunya (1) Civitavecchia (1) Claudio Borghi (1) Coordinamento per la Democrazia Costituzionale (1) Delta Air Lines (1) Di Maio (1) Die Linke (1) Diego Fusaro (1) Dimitris Mitropoulos (1) Diosdado Toledano (1) Edoardo Biancalana (1) Elkaan (1) Emmanuel Macron (1) Enea Boria (1) Enrico Laghi (1) Eurogruppo (1) Europa (1) Fabrizio De Paoli (1) Festa della Repubblica (1) Fiat Chrysler (1) Fiorenzo Fraioli (1) Fiscal Compact (1) Fondamenta (1) Forum Internazionale 1 settembre 2017 (1) Forum Popoli Mediterranei (1) George Soros (1) Giuliano Pisapia (1) Glauco Benigni (1) Grassobbio (1) Indipendenza e Costituzione (1) Industria 4.0 (1) Inge Hoger (1) Intesa Sanpaolo (1) Jean Luc Mélenchon (1) Jean-Claude Juncker (1) Jens Weidmann (1) Jeremy Corbyn (1) Kemi Seba (1) Le Pen (1) Leoluca Orlando (1) Lillo Musso Massimiliano (1) Luigi Di Maio (1) Luigi Gubitosi (1) Manifestazione Nazionale 25 marzo 2017 (1) Manolo Monereo (1) Marco Zanni (1) Mariano Ferro (1) Mauro Pasquinelli (1) Mauro Scardovelli (1) Mdp (1) Medioriente (1) Mediterraneo (1) Millennial (1) Mimmo Porcaro (1) Movimento Popolare di Liberazione (1) NPL (1) Nello Musumeci (1) Nino Galloni (1) Norberto Fragiacomo (1) ONG Jugend Rettet (1) PIL (1) Papa Bergoglio (1) Piano per la Rinascita di Alitalia (1) Pietro Attinasi (1) Pomigliano d’Arco (1) Portella della Ginesta (1) Portella della Ginestra (1) Putin (1) Quantitative easing (1) Referendum in Veneto e Lombardia (1) Reggiani Macchine (1) Rifondazione Comunista (1) Risorgimento (1) Roberta Lombardi (1) Roberto Garaffa (1) Rosatellum 2 (1) Russia (1) Salvini (1) Sandro Arcais (1) Senso Comune (1) Silvio Berlusconi (1) Sinistra Italiana (1) Smartphone (1) Socialismo (1) Spagna (1) Stato (1) Stato di diritto (1) Stato nazione (1) Statuto della CLN (1) Stefano Paleari (1) Stx (1) Toni Negri (1) Tsipras (1) Ttip (1) Unità Popolare (1) Venezuela (1) Wolfgang Münchau (1) aiuti di Stato (1) ambiente (1) americanizzazione (1) anarco-immigrazione (1) antimperialismo (1) assemblea fondativa (1) astensionismo (1) autodeterminazione dei popoli (1) azienda strategica (1) blocco sociale (1) bollette non pagate (1) brexit (1) capitalismo (1) casa pound (1) centro-destra (1) centro-sinistra (1) change.org (1) cinque stelle (1) classe (1) classi sociali (1) compagnia di bandiera pubblica (1) comunità (1) costo del lavoro (1) debitocrazia (1) debitori (1) diritti sociali (1) ego della rete (1) elezioni comunali 2017 (1) elezioni comunali siciliani 2017 (1) elezioni politiche 2018 (1) elezioni siclia 2017 (1) embraco (1) fabbrica (1) fiducia (1) franco (1) governabilità (1) iGen (1) ideologia (1) il pedante (1) immigrazione sostenibile (1) incendi (1) internazionalismo (1) italiani (1) italiano (1) lavoratori (1) legittima difesa (1) libero mercato (1) libero scambio (1) licenziamento (1) lingua (1) lingua nazionale (1) liste civiche (1) mercato libero (1) mercatol (1) migranti (1) minibot (1) neolingua (1) operai (1) ordo-liberismo (1) ordoliberismo (1) partito della nazione (1) petizione (1) piena occupazione (1) populismo di sinistra (1) post-operaismo (1) poveri (1) povertà (1) precari (1) precariato (1) premio di maggioranza (1) privatizzazione (1) privatizzazioni (1) rappresentanza (1) razzismo (1) reddito di cittadinanza (1) referendum (1) referendum Alitalia (1) repressione (1) ricchezza (1) ricchi (1) robot (1) schiavismo (1) seconda Repubblica (1) sinistra sovranista (1) sistema elettorale (1) sistema tedesco (1) sociologia (1) sondaggi (1) sovranismo costituzionale (1) sovranità e costituzione (1) sovranità monetaria (1) spread (1) stella rossa (1) tagli ai salari (1) tagli all'occupazione (1) tecnologia (1) xenofobia (1) élite (1)

Blogger templates